novembre 2013 - aprile 2014
PRESENTAZIONE
La storia ci ha sempre offerto una lettura duale della natura dell’uomo: quella prevaricatrice, strutturata gerarchicamente che ingabbia l’agire in un sistema definito e controllato, e quella comunitaria, basata sull’idea della relazione in cui l’agire è espressione di un fine condiviso e vantaggioso alla collettività per mezzo dell’uso della ragione.
La prima è sempre prevalente perché espressione dell’inclinazione istintiva e tribale dell’uomo nel perseguimento del potere, la sua massima aspirazione. La seconda è una conseguente necessità al potere subito, ma solo quando travalica il limite della dignità: la scintilla di ogni rivoluzione, quella in cui un uomo dice no! La mostra “Rivoluzioni” è la rievocazione dei “no” al “sistema” oligarchico ambendo a sollecitare una rivolta dapprima interiore e poi verso tutto ciò che deturpa la dignità umana. È l’idea di materializzare il limite invalicabile esistente in ognuno di noi, con la consapevolezza che ogni uomo deve sempre fare i conti con la dimensione reazionaria al cambiamento, un prodotto della paura, in antitesi all’uso della ragione, che fa comodo a chi persegue il potere.
History has always offered a dual interpretation of human nature: the one, abusive and hierarchically structured, including the action in a defined and controlled system, and the other one, communal, based on the idea of relationship, in which the action expresses a shared aim, useful for the community, thanks to rationality.
The first one is always prevailing because it’s the expression of the instinctive and tribal man’s inclination to pursue the power, as his maximum aspiration. The second one is a necessary reaction to the power, but only when it goes beyond the dignity’s limit: every revolution’s spark, when a man says “no”! The exhibition “Revolutions” is the memory of the “no” said to the oligarchic system, to push for the interior rebellion and then act against anything disfigures human’s dignity. It’s the idea of materialize the insurmountable limit existing in everyone. It’s the only and real change, but with the awareness that every man must deal with the opposition to change. This is a fear’s product, that is useful for the people who pursue the power.
Ⓒ Gennaro Mele
LE OPERE
il limite / capopopolo (Masaniello) / morire in piedi o vivere in ginocchio / l’uomo in rivolta / Berlino 1919 / il vento / dittatura / sterminio / resistenza / né dio, né patria, né padroni / Cecchin, il partigiano / fabbrica, il grande sciopero / barricata / liberazione